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LA VISION

Se penso alla visione d’impresa, subito il mio pensiero corre a Cristoforo Colombo.
Capitano di mercantili, animo da esploratore, condottiero di un’idea che cambierà la storia, mi immagino la perseveranza di un navigatore che non abbandona i propri intenti di fronte ai numerosi dinieghi dei finanziatori Reali.
Mi immagino la sua gioia, quando finalmente Isabella di Castiglia accetta di promuovere l’ambizioso progetto; e al tempo stesso la sua preoccupazione nell’armare la flotta e selezionare l’equipaggio migliore per affrontare un viaggio che nessuno aveva mai tentato prima.
Un obiettivo, le persone, i mezzi, ma soprattutto un grande sogno che non si potrebbe realizzare se non in squadra, in equipaggio appunto.

Nel mio essere piccola Argonauta* non vedo nel profitto il vello d’oro da conquistare. Il profitto è un mezzo, necessario, ma non è il fine.
D’altra parte, Colombo, non avrebbe potuto arricchirsi solcando le ben note acque dei commerci europei, senza rischiare un rovinoso fallimento o, peggio, la vita in un’impresa dalle grandi incognite?

Nel vello d’oro vedo la possibilità di esercitare l’arte che lascia il segno.
L’arte grafica è un arte “al servizio” di chi vuole lasciare una traccia significativa nella vita culturale, sociale, industriale o commerciale del proprio contesto civile. Un’impronta che non solo sia degna di futura memoria, ma che sia soprattutto, nel presente, un contributo al miglioramento della condizione umana.
Essa funziona quando non si pavoneggia ricoprendosi di fronzoli, ma chiarifica e valorizza ciò di cui è portatrice.

Il grafico di fronte al pubblico ha una grande responsabilità.
Il grafico che si rispetta deve ritirarsi quando capisce che il progetto è scadente. Può influire negativamente sullo sviluppo di un bambino, per esempio, o sullo sviluppo culturale della gente. Il progettista grafico dev’essere sempre più orientato scientificamente, non è un venditore di fumo.
La sua è una vera specializzazione.
Albe Steiner, 1964

E non potrebbe essere diversamente da quanto Steiner sostiene: si lascia il segno solo quando si propongono idee o prodotti di qualità, rispettosi del contesto e del pubblico a cui sono destinati.

Per esercitare l’arte grafica così intesa occorrono fantasia e preparazione, audacia e pazienza, affiatamento e sinergia.
Tutto ciò che ha condotto Colombo a scoprire le Americhe.
Tutto ciò che quotidianamente dedichiamo a Voi, che avete un segno da lasciare.


Valentina Mauri

* Ringrazio Andrea Marcolongo per aver scritto La Misura Eroica .

IL MARCHIO

Il marchio «Mauri Arte Grafica» si ispira all’emblema di Aldo Manuzio, elegante tipografo e colto editore, protagonista del Rinascimento veneziano. Manuzio, nella sua missione di vita, è stato profondo estimatore dei grandi autori della cultura classica, greca e latina, che ha voluto il più possibile recuperare nella loro purezza studiando, per le sue edizioni, direttamente sulle fonti antiche. Egli è stato anche audace innovatore dell’estetica formale del libro: ha commissionato a Francesco Griffo il disegno di caratteri più chiari e leggibili, liberi dalla ridondanza delle lettere gotiche in uso a quel tempo, e ha progettato la piega “ad ottavo” che, rispetto agl’ingombranti e pesanti volumi “in folio” della tradizione medievale, ottimizzava il formato delle sue raffinate pubblicazioni (lo si ritiene infatti l’ideatore del “tascabile” ante litteram).

Guardando dunque all’impareggiabile Maestro, si è voluto studiare per «Mauri Arte Grafica» un marchio che fosse simbolo della fusione di due anime nello stesso corpo: la tradizione e l’innovazione, l’editoria e la pubblicità, l’ideazione e la realizzazione di servizi pensati sulla misura della storia di ogni committenza, ma sempre al passo con i contesti, culturali e commerciali, in perenne evoluzione.

Il delfino, inteso come animale totemico, è perfetto per questa dialettica. Nel marchio «Mauri Arte Grafica» – enunciabile anche MAG – esso non è solo, ma si dispone in un branco simmetrico lungo l’asse verticale del simbolo, delineando così un libro aperto segno di trasparenza; mentre, la coincidenza speculare dal negativo al positivo è indice di coerenza. Inoltre il disegno e le proporzioni dell’isotipo evocano a livello inconscio la lettera “M” iniziale e distintiva.
Lo spazio compreso tra i delfini superiori e quelli inferiori rivela, senza tracciarla, una terza presenza. Essa rappresenta, in senso metaforico, il Committente che, ogni volta diverso per esigenze e identità, è accompagnato e supportato dall’Impresa in ogni fase del lavoro, dalla progettazione alla consegna.

Mammiferi intelligenti, dotati di sorprendente memoria, curiosi e comunicativi, i delfini, nel marchio «Mauri Arte Grafica», sono colti in posa dinamica e si slanciano, dal centro verso l’esterno, in un salto simile allo sgorgare di una fonte, sempre pronta a nuove sfide.

LA MISSION

«Mauri Arte Grafica», enunciabile anche MAG, è uno studio grafico a tutto tondo che nasce da una rigorosa tradizione tipografica e si sviluppa con l’evolversi delle nuove frontiere, tecnologiche e mediatiche, proponendo servizi di progettazione creativa, tipografia e web agency tagliati su misura.

Al servizio di enti culturali e istituti di formazione, piccola e media impresa e liberi professionisti, la MAG pensa, progetta e realizza strumenti per la comunicazione visiva e il marketing operativo, sia paper che web oriented.

Elabora l’identità d’impresa, produce materiali per l’informazione, la promozione e l’editoria a supporto di attività culturali, eventi commerciali e cerimonie private, selezionando le più avanzate tecnologie di riproduzione per ottimizzare il rapporto qualità-prezzo.

Una struttura agile e ben organizzata insieme a una fitta rete di partner creativi e produttivi, consentono alla MAG di fornire prestazioni mirate sulle reali esigenze della committenza e tarate sull’indicazione del budget, per valorizzare le loro esperienze con un servizio chiavi in mano.

Persuasa che la conoscenza reciproca sia fondamentale per l’efficacia dei progetti di comunicazione, la MAG tende a instaurare rapporti professionali continuativi e basati sulla fiducia. In virtù di questo ha elaborato un sistema di archiviazione dedicata ai propri clienti, che le consente di essere massimamente efficiente nelle consegne e nel gestire le urgenze.

I CAPISALDI D'IMMAGINE

I capisaldi d’immagine sono i principi a cui s’ispira il nostro fare quotidiano e che sono diventati nel tempo i valori costitutivi della reputazione del brand «Mauri Arte Grafica».
Essi definiscono il nostro approccio professionale e si consolidano nella percezione collettiva quanto più i risultati del nostro lavoro sono coerenti con ciò che i capisaldi esprimono.
Per illustrare i capisaldi MAG abbiamo scelto un “testimonial” d’eccezione: Erik Spiekermann*, interpretato dai disegni di Francesca Follini.
1/5 – CARATTERE come impronta inconfondibile di personalità e determinazione, ma anche come “carattere mobile” in omaggio ai nostri natali tipografici.
2/5 – INGEGNO che accoglie e soddisfa le esigenze più “Extra” che ci siano! L’arte grafica è così pervasiva che, nella sua pratica, la creatività da sola non basta. Ci vuole studio, tecnologia, il tempo dell’ascolto, il rischio della sperimentazione… ovvero, la tenacia dell’ingegno.
3/5 – PRECISIONE ciò che nel lavoro determina la qualità d’esecuzione e il rispetto dei tempi di consegna.
4/5 – MESTIERE poiché la tradizione non è opinione, ma flusso di conoscenza. Dalle corporazioni d’«Arti e Mestieri», da Gutenberg a Spiekermann, quella dell’arte grafica è una lunga storia. Nulla vi è d’improvvisato e regole antiche sono le radici delle evoluzioni moderne.
5/5 – EMPATIA ovvero ciò che ci rende prima di tutto persone. La nostra realizzazione sta nel partecipare alla crescita delle imprese che vi stanno a cuore.
* Erik Spiekermann (Stadthagen, Germania, 1947) è una delle personalità di maggior spicco nel mondo della tipografia, della grafica e della visual communication contemporanee.
Citare alcuni dei suoi lavori a discapito di altri, in una carriera così variegata e prolifica, sarebbe riduttivo. Dunque per chi volesse approfondire la conoscenza di questo straordinario personaggio, fondatore di MetaDesign, FontShop e attualmente anche professore onorario all’Università delle Arti di Brema, consigliamo di visitare il sito ufficiale https://spiekermann.com/ oppure di leggere il libro Hello, I am Erik, edizioni Gestalten, 2014 (https://gestalten.com/products/hello-erik)